All’interno delle cantine del ristorante ”Il Terrazzino” è presente una cisterna che è collegata ad un più complesso sistema di raccolta delle acque, infatti in passato vi confluiva l’acqua dalle vasche di decantazione poste ai livelli più alti.
I Sassi di Matera rappresentano uno degli aggregati urbani più antichi al mondo e fondano la loro esistenza su di un articolato sistema di raccolta delle acque. La vitale esigenza di raccogliere e conservare l’acqua, unita all’ingegno umano, ha portato gli abitanti di questi luoghi a scavare cisterne, collegate con il sistema di vasi comunicanti, che rifornisse e colmasse di acqua le suddette poste in successione.
Sui tetti delle abitazioni furono ricavati tanti piccoli canali che permettevano all’acqua di scorrere in una cisterna posta al centro di un cortile, comune a più famiglie. Le case nei sassi, infatti, sono distribuite nei cosiddetti “vicinati”, cortili o piazzette dalla forma semicircolare, comuni a circa dieci famiglie.
In caso di piogge abbondanti, la cisterna troppo piena cominciava a traboccare e l’acqua defluiva attraverso un canaletto nelle cisterne delle case sottostanti o attigue. In questo modo l’acqua superflua non veniva mai dispersa ma conservata nelle varie riserve.