Le cantine del “Terrazzino” risalgono al 1600. All’interno del ristorante ce ne sono due, entrambe in corrispondenza dei due ingressi. La più grande si sviluppa per circa 65 m di lunghezza, con un dislivello di 25 m dal piano strada.
La struttura del Ristorante “Il Terrazzino”, così come la maggior parte delle abitazioni nei Sassi, sono interamente scavate a mano in una particolare roccia che è presente solo a Matera e nella vicina Puglia: il tufo. La conformazione e la presenza del tufo garantiscono a questa cantina una frescura durante tutto l’anno con temperature che oscillano tra i 16°C e i 18°C. Questa temperatura è ideale per la conservazione del vino.
Come è ben visibile dai piani superiori la struttura del ristorante è composta dalla roccia viva e dalla tamponatura in blocchi di tufo. Questi ultimi non venivano acquistati dall’esterno, bensì si ricavavano dal materiale di risulta della medesima grotta durante gli scavi. Quindi tutto il tufo eccedente non veniva gettato, bensì era riutilizzato per rinforzare la struttura tramite la realizzazione di grandi arcate o per realizzare l’ingresso e degli elementi di rifinitura.
Anche l’orientamento e l’inclinazione dello scavo non era casuale, infatti questo era studiato in modo tale da sfruttare al meglio l’azione del sole. La cantina di questo ristorante è orientata verso est con un’inclinazione tale da permettere in inverno, quando il sole è più basso, di raggiungere anche i locali più in profondità così da riscaldarli, e in estate, quando il sole è più in alto, di penetrare solo in prossimità dell’ingresso lasciando i locali più in profondità umidi e freschi.